Pepito, e quel Natale che non avrebbe mai dovuto vedere Care amiche e cari amici, questa è l’ultima mail che vi scriviamo prima di Natale. E non è facile trovare le parole giuste, perché quello che vi raccontiamo oggi nasce da un nodo alla gola. Qualche giorno fa abbiamo incontrato Pepito. Era per strada, magrissimo, sfinito, con un tumore al naso così evidente da far pensare che qualcuno, prima di noi, avesse già deciso che per lui non valeva più la pena lottare. È una sensazione che conosciamo fin troppo bene: spesso quando un gatto si ammala, diventa un peso. Pepito probabilmente è stato lasciato lì per questo. E invece oggi è con noi, al caldo, al sicuro. Vivo, per ora. Ora però inizia la parte più difficile. Dobbiamo affrontare esami e approfondimenti, per capire se esiste una strada possibile: non per promettere guarigioni, perché siamo consapevoli che non sarà possibile, ma per regalargli tempo, dignità, meno sofferenza. Perché anche una vita breve, se curata e amata, può essere una vita che vale. Vi parliamo con il cuore in mano: siamo stanche, preoccupate, in difficoltà. Negli ultimi mesi abbiamo accolto tantissimi gatti malati, incidentati, “complicati”. Ogni recupero porta con sé speranza, ma anche conti che crescono a dismisura, spese che si sommano, notti insonni in cui ci si chiede se ce la faremo. Nel mesi di ottobre, novembre e dicembre abbiamo raggiunto 24mila euro di spese veterinarie. Ogni volta ci superiamo. E se pensate che il nostro 5x1000 sia sostanzioso diciamo che si, lo è, ma non abbastanza per i nostri ritmi, tant’è che ci basta per coprire 5-6 mesi di spese in clinica, senza contare tutte le sterilizzazioni, le spese fisse di cibo di 150 gatti del Rifugio, dei 400 delle colonie, del cibo fornito alle decine e decine di stallatori. Eppure continuiamo. Perché quando troviamo un gatto come Pepito non scegliamo con la testa. Non facciamo un bilancio, non valutiamo se possiamo permettercelo. Lo facciamo istintivamente, perché voltarsi dall’altra parte non è mai stata un’opzione. E speriamo, ogni volta, che qualcuno ci aiuti a reggere il peso dopo. 🎄 Questo Natale vi chiediamo un regalo, non per noi ovviamente.. Un aiuto per Pepito. E per tutti quei gatti che nessuno vede, quelli che richiedono cure costose, attenzioni continue, tempo e risorse che spesso non abbiamo più. Potete aiutarci come preferite: con una donazione, con un’adozione a distanza (cliccando qui), con del cibo (cliccando qui), con un gesto concreto che per noi significa poter curare senza affanno, senza dover scegliere chi sì e chi no. In questo Natale, se potete, scegliete di stare dalla parte di Pepito e di tutti gli sfortunati come lui. Noi continueremo a fare la nostra parte, come sempre. Grazie per esserci. E di cuore, buon Natale da tutti noi e dai nostri gatti. 🐾💔 |
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